Coltiviamo diversi ettari nelle zone del Grumello e dell’Inferno. Tutti selezionati in base a criteri volti a garantire una qualità totale. Solo nebbiolo chiavennasca con viti ultradecennali, che maturano nel mese di ottobre inoltrato ad un’altezza fino a 500 mslm.
Durante la vendemmia raccogliamo 55q/ettaro in maniera chirurgica. Tutto avviene manualmente, ogni grappolo viene esaminato e se esente da difetti, pulito e adagiato nelle apposite cassette. Solo massimo 12kg ciascuna per non rovinare l’uva.
Con circa 2500km di muretti a secco, ci troviamo nel mezzo dell’area di viticoltura montana più estesa d’Italia, votata a divenire patrimonio culturale dell'umanità.
Il lavoro secolare dell’uomo ha modificato in maniera unica il territorio, dove le montagne riparano dalle perturbazioni donando ai vitigni un microclima quasi mediterraneo. I terrazzamenti in sassi garantiscono mediamente una temperatura in vigna maggiore di circa 4°C rispetto a quella registrata a fondo valle e un'escursione termica tra il giorno e la notte considerevole, compresa tra i 10 e i 20°C. I terreni sono poco profondi e, a volte, la radice fuoriesce sulle rocce. Da questo deriva la grande mineralità e sapidità dei vini.
Solo nebbiolo per i nostri vini rossi, un vitigno molto impegnativo, dalla lenta e delicata maturazione, il cui germogliamento, la fioritura e l’invaiatura avvengono in periodi ancora molto freddi.
Cure costanti per una vendemmia che può addirittura prolungarsi fino a novembre. L’ uva raccolta viene trasportata a spalla, in un contesto dove la fatica è seconda solo alla nostra passione.
Qui tutto è ancora manuale e la viticoltura si definisce non a caso eroica. Si cammina e ci si muove su scoscesi sentieri, percorrendo ripide scalette in sasso, uniche vie di comunicazione tra i terrazzamenti.